Igino Giordani

La politica è fatta per il popolo e non il popolo per la politica. Essa è un mezzo, non è un fine. Prima la morale, prima l’uomo, prima la collettività, poi il partito, poi le tavole del programma, poi le teorie di governo. La politica è – nel più dignitoso senso cristiano – una ancella, e non deve diventare padrona: non farsi abuso, né dominio e neppure dogma. Qui è la sua funzione e la sua dignità: d’essere servizio sociale, carità in atto: la prima forma della carità di patria
Igino Giordani, La rivolta morale, 1945.
Igino Giordani (1894-1980): membro della Costituente e cofondatore del Movimento dei Focolari, edificatore di pace e promotore del dialogo costruttivo tra le varie forze politiche, profeta in grado di vedere al di là delle apparenze. Nato a Tivoli da una famiglia di umili origini, allo scoppio della prima guerra mondiale viene chiamato alle armi e inviato sulle trincee del Carso, ove non esplode un solo colpo contro il nemico per non uccidere “un fratello”, venendo al contrario ferito. Fra i primi a ricorrere alla neonata esperienza del Partito popolare di Luigi Sturzo nel 1919, denuncia con determinazione il clima intimidatorio e le violenze perpetrate dal regime fascista. Il “confino sociale e politico” che per questa ragione subisce lo induce a partire per gli Stati Uniti. Di ritorno a Roma, il 2 giugno 1946 viene eletto deputato e accoglie il ruolo di “padre costituente” che gli permette di contribuire all’identificazione delle fondamenta ideali della Repubblica italiana. Rieletto nel 1948, nel 1950 diviene membro del Consiglio dei popoli d’Europa a Strasburgo. Aspira a un mondo di pace e lavora con convinzione per l’Europa unita: interviene più volte in Parlamento contro le spese per gli armamenti e per cercare una via di dialogo con il blocco comunista ed è il primo firmatario di una legge sull’obiezione di coscienza. È già un illustre personalità quando, nel settembre del 1948, un incontro cambia radicalmente la sua vita: quello con Chiara Lubich, giovane laica che ha la metà dei suoi anni, fondatrice del Movimento dei Focolari in cui lui rintraccia una via per la santità alla portata di tutti. “Tutti i miei studi, i miei ideali, le vicende stesse della mia vita mi apparivano diretti a questa meta… Potrei dire che prima avevo cercato; ora ho trovato”, afferma. Per il contributo così rilevante da lui dato all’attuazione del disegno di unità iscritto nel carisma della fondatrice, viene da lei riconosciuto cofondatore ed appellato “uomo delle beatitudini”. Uomo di cultura pacifista, politico, giornalista, scrittore ed ecumenista, dimostra che si può diventare santi pur essendo immersi nel mondo e nella Storia. Lascia in eredità una forte testimonianza di amore per Dio e l’umanità intera, corroborata nel 2004 dall’apertura della sua causa di beatificazione, ora alla seconda fase. L’ampiezza e la profondità della sua opera, vera e propria anticipazione dei temi culturali della modernità, collocano Giordani nel cuore della nostra epoca. Il suo messaggio continua a fare strada a quella tensione irrinunciabile alla pace, alla giustizia, alla fraternità universale che il secolo XXI reclama a gran voce. Per conoscerlo di più, si invita alla consultazione del sito web https://iginogiordani.info/ .
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