In occasione dei vent’anni dalla nascita del Movimento Politico per l’Unità, si è svolto, tra il 23 e il 26 giugno 2016, un seminario internazionale che ha segnato un momento fondativo: l’adesione formale alla Carta do MPPU. Questo documento è il frutto di un percorso partecipativo e collettivo, che ha raccolto e aggiornato le indicazioni scritte da Chiara Lubich nel 1962 per il Centro Santa Caterina, consegnate al MPPU in oltre dieci anni di vita del Movimento.
Dopo due decenni di impegno nelle idee e nelle pratiche della politica per l’unità, in contesti locali e globali, la Carta nasce come punto di arrivo e al tempo stesso di rilancio. Essa traccia un sentiero che ripercorre le intuizioni iniziali, ispirandosi a una cultura politica fondata sull’ideale dell’unità e sull’esperienza concreta di quanti, nel tempo, hanno animato il cammino del MPPU.
La Carta è articolata in due parti principali:
- Il nostro impegno per una politica dell’unità
Una dichiarazione condivisa di visione e di orientamento. Definisce le motivazioni, i valori, i metodi e le finalità che animano l’agire politico dei membri del Movimento. - La trasparenza delle strutture essenziali di servizio
Una descrizione chiara del funzionamento dei Centri MPPU (locali, nazionali, internazionali): spazi di coordinamento, riflessione e proposta, che operano al servizio della rete e secondo criteri di partecipazione, corresponsabilità e rotazione.
La Carta non è solo un documento: è uno strumento vivo di coerenza, identità e orientamento. È una bussola per chi crede che la politica possa essere luogo di fraternità, costruzione del bene comune e cura dell’umanità.
Una raccolta commentata da testi inediti e da discorsi pubblici di Chiara Lubich.
Unità è la parola che da sola definisce il carisma di Chiara Lubich e si traduce in amore concreto e incondizionato all’altro, nell’attenzione verso tutti, ‘nemico’ compreso, nell’impegno al dialogo a 360°… fino a stabilire la reciprocità, per contribuire così ad un mondo unito, nella ricchezza di diversità riconosciute e disponibili al bene comune.
In questo orizzonte di fraternità universale, l’istanza politica è sempre stata presente nel pensiero e nell’azione di Chiara. Fin dai primi giorni affermava: “se un giorno i popoli sapranno posporre loro stessi, l’idea che essi hanno della propria patria… per quell’amore reciproco fra gli Stati che Dio domanda come domanda l’amore reciproco fra i fratelli, quel giorno sarà l’inizio di una nuova era” (Città Nuova, 30.8.59).